LA NOSTRA STORIA...
1° PARTE
Correva l’anno 2003 quando veniva pubblicato il bando di concorso, le cui procedure di selezione comprendevano: test preselettivi, visite mediche e test psico attitudinali, tema scritto, orale.
-Dopo aver espletato i soli test preselettivi, pervenivano al giudice amministrativo competente alcuni ricorsi.
-Il contenzioso si protraeva per diversi anni e nel 2006 il CdS ordinava che le procedure di selezione dovevano essere nuovamente predisposte.
-Nel 2008 l’Amministrazione Penitenziaria dava avvio “ex novo” al concorso in oggetto nominando apposita commissione esaminatrice, la quale operava per : test preselettivi, visite mediche e test psico attitudinali,tema scritto; precisamente fino al luglio 2011.
-La stessa commissione, veniva sostituita senza apparente motivo nell’agosto 2011 da un’altra commissione al fine di operare per l’espletamento dell’ultima prova di selezione, quella orale.
-Venendo a conoscenza di tale sostituzione,un sindacato di categoria,mediante comunicati in forma scritta(datati:5 sett.-28 sett.-3 dic. 2011),portava a conoscenza dei dirigenti incaricati che la nuova commissione era stata illegittimamente nominata.
-L’Amministrazione rispondeva in forma scritta con comunicato datato 20/12/2011,che la composizione della commissione in oggetto era da ritenersi del tutto legittima.
-L’Amministrazione dava avvio alle selezioni della prova orale il giorno 08/11/2011 e le stesse terminavano il giorno 19/06/2012.
-Terminato tutto l’iter concorsuale, alcuni concorrenti non idonei alla prova orale, impugnavano il provvedimento di nomina della commissione, sollevando gli stessi dubbi di legittimità anticipati dal sindacato di categoria nei vari comunicati al Dap; chiedendone la sospensiva innanzi al tar Lazio.
-Il tar concedeva la sospensiva del provvedimento impugnato.
-L’Amministrazione presentava appello al Cds avverso tale sospensiva del tar, ma il Cds il 28/08/2012 respingeva l’appello del Dap.
A questo punto, come intende l’Amministrazione tutelare la posizione dei 327 incolpevoli idonei?
Perché non è stata pubblicata la graduatoria dato che le prove d’esame sono terminate il 19 giugno 2012?
Perché i dirigenti non hanno provveduto a modificare la commissione prima che si desse inizio alle prove orali, così come auspicava il sindacato di categoria, visto che il tempo a disposizione era notevole?
Perché prima di agire,non è stato chiesto un parere consultivo al CdS o all’Avvocatura dello Stato in merito alla nomina della commissione?
Perché si è deciso di agire accettando il rischio di nuovi contenziosi ,laddove era necessaria estrema cautela e professionalità ,trattandosi di un concorso che va avanti da dieci anni?
Perché il Dap non agisce in autotutela, ed in coerenza con quanto comunicato nella nota scritta al sindacato del 2 dic. 2011,non intende dare avvio al corso di formazione?
La situazione attuale comporta l’altissimo rischio che l’Amministrazione possa soccombere anche nel giudizio di merito, vedendosi invalidare l’intera procedura orale, dovendo procedere alla ripetizione delle prove con altra commissione, con conseguente ulteriore esborso economico che andrebbe a gravare sulle già depauperate casse del Dap.
Tutti gli idonei e le loro famiglie hanno fatto sacrifici economici e personali per poter coronare il loro sogno di indossare la divisa della Polizia Penitenziaria ,non sarebbe il caso di tutelarli?
Non bisogna dimenticare che la maggior parte degli idonei è senza un lavoro e con famiglia a carico. Chi li risarcirà?
2° PARTE
Grazie al costante impegno di un gruppo di idonei,che con spirito di abnegazione ed encomiabile sacrificio hanno lottato per ottenere un proprio diritto,la situazione sembra essersi evoluta nel migliore dei modi.
Manca infatti solo l'autorizzazione della Funzione Pubblica e del Mef,per dare il via all'ormai celebre assunzione dei 334 malcapitati idonei!
Dopo mesi e mesi di angosce,dubbi e incertezze sul proprio futuro,grazie all'investitura di un luminare del diritto amministrativo da parte di un gruppo di idonei, alla disponibilità del ministro uscente e all'umanità di un dirigente del Dap,la "tragedia" per gli idonei sembra essere definitivamente scongiurata.
L'Amministrazione,ha agito in autotutela facendo ripetere la prova orale, oggetto del contenzioso,ai candidati che avevano adìto le vie legali,così come prospettato dal Tar Lazio, nelle varie "sospensive" prodotte.
Lo stesso G.A. nel febbraio scorso,ha definitivamente sciolto i dubbi,sentenziando l'improcedibilità per sopravvenuta carenza d'interesse.